lunedì 31 dicembre 2012

Ai giovani

Dico ai giovani: non pensate a voi stessi, pensate agli altri. Pensate al futuro che vi aspetta, pensate a quello che potete fare e non temete niente. Non temete le difficoltà: io ne ho passate molte e le ho attraversate senza paura, con totale indifferenza alla mia persona.
Rita Levi Montalcini

domenica 30 dicembre 2012

Il futuro del pianeta


Il futuro del pianeta dipende dalla possibilità di dare a tutte le donne l'accesso all'istruzione e alla leadership. È alle donne, infatti, che spetta il compito più arduo, ma più costruttivo, di inventare e gestire la pace.
Rita Levi Montalcini 
da PensieriParole

Una grande perdita

Credo di poter affermare che nella ricerca scientifica né il grado di intelligenza né la capacità di eseguire e portare a termine il compito intrapreso siano fattori essenziali per la riuscita e per la soddisfazione personale. Nell'uno e nell'altro contano maggiormente la totale dedizione e il chiudere gli occhi davanti alle difficoltà: in tal modo possiamo affrontare i problemi che altri, più critici e più acuti, non affronterebbero.
Rita Levi Montalcini

martedì 6 novembre 2012

that until..

That until the philosophy which holds one race superior and another inferior is finally and permanently discredited and abandoned; That until there are no longer first-class and second-class citizens of any nation; That until the color of a man's skin is of no more significance than the color of his eyes; That until the basic human rights are equally guaranteed to all without regard to race; That until that day, the dream of lasting peace and world citizenship and the rule of international morality will remain but a fleeting illusion, to be pursued but never attained; And until the ignoble and unhappy regimes that hold our brothers in Angola, in Mozambique and in South Africa in subhuman bondage have been toppled and destroyed; Until bigotry and prejudice and malicious and inhuman self-interest have been replaced by understanding and tolerance and good-will; Until all Africans stand and speak as free beings, equal in the eyes of all men, as they are in the eyes of Heaven; Until that day, the African continent will not know peace. We Africans will fight, if necessary, and we know that we shall win, as we are confident in the victory of good over evil.
Haile Selassie




martedì 9 ottobre 2012

Sometimes you can't make it on your own

I don't need...I don't need to hear you say
That if we weren't so alike
You'd like me a whole lot more

U2

lunedì 8 ottobre 2012

Temporary mood

Tutta l'infelicità degli uomini deriva da una sola cosa: dal non sapersene stare tranquilli in una stanza.
Blaise Pascal

martedì 2 ottobre 2012

Periferia

La periferia è un ambito concettuale prima che geografico. Ogni periferia metropolitana è comunemente intesa come il luogo del negativo, e viene definito per sottrazione: ciò che non è centro, privo delle qualità che definiscono il centro; ciò che è brutto, spiacevolmente vivibile; un resido in cui non si ritrova neppure il fascino romantico della giungla d'asfalto che rende "pregi" i difetti del centro. Ma soprattutto periferia è la periferia del governo.

Paolo Fareri

sabato 15 settembre 2012

Sopportare sé stessi

Ciò che rende socievoli gli uomini è la loro incapacità di sopportare la solitudine e, in questa, sé stessi.

Arthur Schopenhauer


mercoledì 29 agosto 2012

Altro

Chi viaggia senza incontrare l'altro, non viaggia, si sposta.

Alexandra David-Néel

domenica 26 agosto 2012

Strada

Le nostre valigie erano di nuovo ammucchiate sul marciapiede; avevamo molta strada da fare. Ma non importava, la strada è la vita.
Jack Kerouac

giovedì 23 agosto 2012

Sì, viaggiare

Tra vent’anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete con le vostre vele i venti. Esplorate. Sognate. Scoprite.
Mark Twain

martedì 21 agosto 2012

L'analfabeta politico



L’analfabeta politico

Il peggior analfabeta è l’analfabeta politico
Egli non sente, non parla, né s’interessa
degli avvenimenti politici.
Egli non sa che il costo della vita,
il prezzo dei fagioli
del pesce, della farina, dell’affitto
delle scarpe e delle medicine
dipendono dalle decisioni politiche.
L’analfabeta politico è così somaro
che si vanta e si gonfia il petto
dicendo che odia la politica.
Non sa l’imbecille che
dalla sua ignoranza politica nasce la prostituta,
il bambino abbandonato, l’assaltante
e il peggiore di tutti i banditi
che è il politico imbroglione,
il mafioso, il corrotto,
il lacchè delle imprese nazionali e multinazionali.

Bertoldt Brecht
O

domenica 19 agosto 2012

Anna Karenina/2

"E perché si scagliano contro Anna. Perché mai? Io son forse migliore? Io almeno ho un marito che amo. Non così come lo vorrei amare, ma lo amo, e Anna non amava il suo. In cosa mai è colpevole? Vuol vivere. Iddio questo ce l'ha messo dentro l'anima."

Lev N. Tolstoj

martedì 14 agosto 2012

Amebe

Gli amorfi meritano solo la morte a piccole dosi che si procurano ogni giorno.

domenica 12 agosto 2012

La sofferenza


Il dolore che tu e io proviamo non passerà mai, ma il lavoro ci aiuterà a sopportarlo.
La sofferenza non ha forze per ferire un corpo stanco.

Paulo Coelho

lunedì 6 agosto 2012

Bene comune

Dobbiamo partire dalla certezza che esiste un bene da raggiungere e che tale bene possa essere condiviso.  Una delle questioni più difficili è passare dall'io al noi. Ricostruire un concetto di noi che sia sensato ossia non esclusivo o promotore di nuovi confini.
Zygmunt Bauman

martedì 24 luglio 2012

Stato assistenziale

Nei Paesi avanzati il problema più grande è quello di ovviare ai danni prodotti dallo stato assistenziale. Le organizzazioni tipo Grameen incontrano sempre lo stesso problema: i beneficiari di sussidio mensile dello stato appaiono non meno timidi e spaventati, di fronte all'offerta di un prestito per avviare un'attività lavorativa, delle donne dei nostri villaggi nascoste dal purdah. Molti fanno il calcolo di quello che perderebbero in denaro e assicurazioni sociali diventando lavoratori autonomi, e concludono che non ne vale la pena. [..] In altri termini, la carità, come l'amore, può trasformarsi in prigione. Muhammad Yunus

domenica 22 luglio 2012

Il senso della vita

Quale il significato della vita umana o di quella, in genere, di ogni altra creatura? Conoscere una risposta a questa domanda significa essere religiosi. Vi domanderete: vale dunque la pena di porla? Io rispondo: chiunque consideri la propria e l'altrui vita come priva di significato è non soltanto infelice ma appena degno di vivere. Albert Einstein

Gossip

Great people talk about ideas, average people talk about things, small people talk about other people. Anna Eleanor Roosevelt (?)

lunedì 16 luglio 2012

Povertà

I poveri, dunque, sono esclusi da tutto, sono circondati da una selva di ostacoli e barriere. [..] Essere poveri è come vivere circondati da alte mura. Grameen non è, e non dovrà mai essere, un pacco gettato oltre il muro per dare brevemente sollievo a quelle esistenze disperate. Grameen - come le sue istituzioni gemelle in tutto il mondo - intende aiutare la gente a chiamare a raccolta la volontà e la forza per incrinare e abbattere quelle mura. Perché la povertà è una malattia che paralizza il corpo e la mente, con la quale ingenti settori della popolazione hanno imparato, e si sono rassegnati, a convivere. Muhammad Yunus

venerdì 15 giugno 2012

Avversità

Falliscono coloro che, di fronte alle avversità della vita, le accolgono come limitazioni. Anthony Robbins

domenica 10 giugno 2012

Lost in translation

The day your first one is born it’s the most terrifying day of your life. Your life, as you know it, is gone. Never to return. But they learn how to walk, and they learn how to talk, and you want to be with them. And they turn out to be the most delightful people you’ll ever meet in your life. Bob

venerdì 8 giugno 2012

Determinazione

Credo di poter affermare che nella ricerca scientifica né il grado di intelligenza né la capacità di eseguire e portare a termine il compito intrapreso siano fattori essenziali per la riuscita e per la soddisfazione personale. Nell'uno e nell'altro contano maggiormente la totale dedizione e il chiudere gli occhi davanti alle difficoltà: in tal modo possiamo affrontare i problemi che altri, più critici e più acuti, non affronterebbero. 
 Rita Levi Montalcini

giovedì 31 maggio 2012

Mediocrità

La vita accademica è un vero azzardo. Quando dei giovani studiosi vengono a chiedere un consiglio sull’abilitazione, la responsabilità che ci si assume nel darglielo è quasi insostenibile. Se poi si tratta di un ebreo, non si può che dirgli: lasciate ogni speranza. Ma anche agli altri va chiesto in coscienza: credete di poter sopportare di vedervi passare avanti anno dopo anno una mediocrità via l’altra senza amareggiarvi e corrompervi l’animo? Ovviamente si ottiene ogni volta la medesima risposta: senz’altro, giacché questa è la mia vocazione professionale. Io però ho visto solo pochissimi sopportare questa situazione senza danni interiori.   Max Weber

venerdì 13 aprile 2012

Identità/2

L'identità non è mai diventata un problema, ma è stata un problema sin dall'inizio, è nata come problema e può esistere solo come problema [..] L'identità non si sarebbe mai congelata in forma visibile e afferrabile se non nella forma sradicata e sgravata. Si pensa all'identità quando non si è sicuri della propria appartenenza.

Zygmunt Bauman

sabato 7 aprile 2012

Post n. 100 - il linguaggio

La povertà di linguaggio rende deboli: rischia di farci diventare schiavi delle idee altrui.
Giorgio Barberi Squarotti

giovedì 5 aprile 2012

Precarietà

Non bisogna arrendersi davanti alla prima difficoltà, bisogna scegliersi il lavoro e non farsi scegliere dagli altri e dal mondo.

venerdì 30 marzo 2012

Errori

Yes, I've made mistakes but life didn't come with instructions.

martedì 21 febbraio 2012

Sonetto XCIV

Se muoio sopravvivimi con tanta forza pura
che tu risvegli la furia del pallido e del freddo,
da sud a sud alza i tuoi occhi indelebili,
da sole a sole suoni la tua bocca di chitarra.

Non voglio che vacillino il tuo riso nè i tuoi passi,
non voglio che muoia la mia eredità di gioia,
non bussare al mio petto, sono assente.
Vivi nella mia assenza come in una casa.

E' una casa sì grande l'assenza
che entrerai in essa attraverso i muri
e appenderai i quadri nell'aria.

E' una casa sì trasparente l'assenza
che senza vita io ti vedrò vivere
e se soffri, amor mio, morirò nuovamente.

Pablo Neruda

venerdì 17 febbraio 2012

Lentamente muore

Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno
gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente
chi evita una passione,
chi preferisce il nero sul bianco
e i puntini sulle "i" piuttosto che
un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso ,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro
chi non rischia la certezza per l'incertezza
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli
sensati.

Lentamente muore
chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna
o della pioggia incessante.

Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.

Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento
di una splendida felicità

Martha Medeiros

domenica 8 gennaio 2012

Uso del tempo libero

Dobbiamo fare un uso migliore possibile del tempo libero.

Mohandas Karamchand Gandhi detto il Mahatma

lunedì 2 gennaio 2012

Donne in rinascita

Più dei tramonti, più del volo di un uccello, la cosa meravigliosa in assoluto è una donna in rinascita. Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta. Che uno dice: è finita. No, finita mai, per una donna. Una donna si rialza sempre, anche quando non ci crede, anche se non vuole.

Non parlo solo dei dolori immensi, di quelle ferite da mina anti-uomo che ti fa la morte o la malattia. Parlo di te, che questo periodo non finisce più, che ti stai giocando l'esistenza in un lavoro difficile, che ogni mattina è un esame, peggio che a scuola. Te, implacabile arbitro di te stessa, che da come il tuo capo ti guarderà deciderai se sei all'altezza o se ti devi condannare. Così ogni giorno e questo noviziato non finisce mai. E sei tu che lo fai durare.

Oppure parlo di te, che hai paura anche solo di dormirci, con un uomo; che sei terrorizzata che una storia ti tolga l'aria, che non flirti con nessuno perché hai il terrore che qualcuno s'infiltri nella tua vita. Peggio: se ci rimani presa in mezzo tu, poi soffri come un cane. Sei stanca: c'è sempre qualcuno con cui ti devi giustificare, che ti vuole cambiare, o che devi cambiare tu per tenertelo stretto. Così ti stai coltivando la solitudine dentro casa. Eppure te la racconti, te lo dici anche quando parli con le altre: "Io sto bene così. Sto bene così, sto meglio così". E il cielo si abbassa di un altro palmo.

Oppure con quel ragazzo ci sei andata a vivere, ci hai abitato Natali e Pasqua. In quell'uomo ci hai buttato dentro l'anima ed è passato tanto tempo e ne hai buttata talmente tanta di anima che un giorno cominci a cercarti dentro lo specchio perché non sai più chi sei diventata. Comunque sia andata, ora sei qui e so che c'è stato un momento che hai guardato giù e avevi i piedi nel cemento. Dovunque fossi, ci stavi stretta: nella tua storia, nel tuo lavoro, nella tua solitudine. Ed è stata crisi. E hai pianto. Dio quanto piangete! Avete una sorgente d'acqua nello stomaco. Hai pianto mentre camminavi in una strada affollata, alla fermata della metro, sul motorino. Così, improvvisamente. Non potevi trattenerlo. E quella notte che hai preso la macchina e hai guidato per ore, perché l'aria buia ti asciugasse le guance? E poi hai scavato, hai parlato. Quanto parlate, ragazze! Lacrime e parole. Per capire, per tirare fuori una radice lunga sei metri che dia un senso al tuo dolore. "Perché faccio così? Com'è che ripeto sempre lo stesso schema? Sono forse pazza?" Se lo sono chiesto tutte. E allora vai giù con la ruspa dentro alla tua storia, a due, a quattro mani e saltano fuori migliaia di tasselli. Un puzzle inestricabile. Ecco, è qui che inizia tutto. Non lo sapevi? E' qui; da quel grande fegato che ti ci vuole per guardarti così scomposta in mille coriandoli che ricomincerai. Perché una donna ricomincia comunque, ha dentro un istinto che la trascinerà sempre avanti. Ti servirà una strategia, dovrai inventarti una nuova forma per la tua nuova te. Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo, di presentarti a te stessa. Non puoi più essere quella di prima. Prima della ruspa. Non ti entusiasma? Ti avvincerà lentamente. Innamorarsi di nuovo di se stessi, o farlo per la prima volta è come un diesel. Parte piano, bisogna insistere. Ma quando va, va in corsa.

E' un'avventura, ricostruire se stesse. La più grande. Non importa da dove cominci, se dalla casa, dal colore delle tende o dal taglio di capelli. Vi ho sempre adorato, donne in rinascita, per questo meraviglioso modo di gridare al mondo "sono nuova" con una gonna a fiori o con un fresco ricciolo biondo. Perché tutti devono capire e vedere: "Attenti: il cantiere è aperto. Stiamo lavorando anche per voi. Ma soprattutto per noi stesse". Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita è la più grande meraviglia. Per chi la incontra e per se stessa. È la primavera a novembre. Quando meno te l'aspetti...

Jack Folla

Amicizia

Un amico è uno che sa tutto di te e nonostante questo gli piaci.
Elbert Hubbard

domenica 1 gennaio 2012

Fight club/3

Omicidi, crimini, povertà. Queste cose non mi spaventano. Quello che mi spaventa sono le celebrità sulle riviste, la televisione con 500 canali, il nome di un tizio sulle mie mutande, i farmaci per capelli, il viagra.


Tyler Durden

Auguri

Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell'indice Azionario o dello Spread, né i successi del Paese sulla base del Prodotto Interno Lordo. Il PIL comprende l'inquinamento dell'aria, la pubblicità delle sigarette, le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine del fine settimana… Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai bambini. Cresce con la produzione di armi, missili e testate nucleari. Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione e della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia e la solidità dei valori familiari. Non tiene conto della giustizia dei nostri tribunali, né dell'equità dei rapporti fra noi. Non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio né la nostra saggezza né la nostra conoscenza né la nostra compassione. Misura tutto, eccetto ciò che rende la vita degna di essere vissuta.

Robert F. Kennedy