domenica 10 aprile 2011

Lettera a una professoressa

Quando il ragazzino di Lettera a una professoressa s'indigna che gli venga insegnata l'Iliade del Monti e sogna invece che gli si parli delle cose che lui conosce già perché fanno parte del suo mondo, in realtà si autocondanna a rimanere quel che è. Avremmo dovuto dirglielo [..] invece abbiamo concordato appieno con l'idea che sia male insegnare ai figli dei contadini le nozioni, la grammatica e la letteratura, e che sia invece bene insegnar loro esattamente quel che conoscono già. Peccato, un'occasione mancata. Per non dire un crimine contro gli umili.

Paola Mastrocola, tratto da "Togliamo il disturbo"

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